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Visualizzazione dei post da agosto, 2015

Chambave Muscat Vallée d'Aoste Doc (2013) - La Crotta di Vegneron

Chambave Muscat di La Crotta di Vegneron La viticoltura in Valle d'Aosta è limitata alla valle solcata dalla Dora Baltea, con vigneti terrazzati scavati nelle montagne che dominano la valle. Si tratta naturalmente di una viticoltura di montagna, dove la meccanizzazione è ridotta al mimino dalle forti pendenze, mentre fondamentale è il fattore umano. Poi ci sono altri vantaggi legati alle eccezionali condizioni climatiche, come ad esempio la particolarità di scarse precipitazioni, unite ad una buona ventilazione e ad escursioni termine rilevanti con giornate estive calde e notti piuttosto fredde.

Ancora Marche: Falerio Dop e Marche Igp da agricoltura biologica

Falerio di Ciù Ciù Per terminare con gli assaggi durante le vacanze estive riassumo brevemente due buoni prodotti di due aziende che si stanno facendo ben notare nel panorama viticolo marchigiano. Il Falerio è da sempre il vino bianco della provincia di Ascoli Piceno, che per la sua semplicità di beva e versatilità è inserito in quasi tutte le carte dei vini dei ristoranti della zona oltre ad essere molto apprezzato localmente dai privati.

Il Pecorino biologico di Costadoro

Pecorino di Costadoro Costadoro ha iniziato a commercializzare vini nel 1969 a San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, mentre è da qualche anno che l'azienda ha fatto la scelta di passare una parte della produzione alla coltivazione biologica. Vale la pena ricordare che la scelta biologica consiste nel non utilizzare prodotti chimici di sintesi e diserbanti in vigna sostituiti dall'utilizzo della pratica della lotta integrata, mentre risulta consentito l'uso di rame e zolfo per le comuni malattie della vite.

Verdicchio di Matelica Terre di Valbona Doc (2014) - Belisario

Verdicchio di Belisario In provincia di Ancora e Macerata si estende la zona vitivinicola più importante delle Marche che consiste nella Doc Verdicchio, suddivisa tra quella dei Castelli di Jesi che dovrebbe regalare vini più rotondi e morbidi e quella di Matelica che generalmente concede vini meno morbidi e più spigolosi.

Bacchus Piceno Dop (2014) - Ciù Ciù

Piceno di Ciù Ciù Negli ultimi tempi ho bevuto cose davvero interessanti, soprattutto all'evento dei 50 anni di Ais (...)  ma spesso erano prodotti dal prezzo decisamente lontano dal mio portafoglio. Oggi invece vi voglio proporre un prodotto che mi ha sinceramente commosso e che posso senza dubbio considerare la mia personalissima sorpresa di questo 2015. Ma facciamo un doveroso passo indietro e parliamo di Ciù Ciù, un produttore che già conoscevo per averne letto bene su diverse guide di settore e per aver bevuto lo scorso anno il loro Evoè a base Passerina trovandolo decisamente interessante.

Verdicchio dei Castelli di Jesi Vigna di Gino Doc (2014) - Fattoria San Lorenzo

Verdicchio di Fattoria San Lorenzo Di questa azienda ho sentito parlare più volte, tanto che mi ero ripromesso di comprare qualche loro prodotto prima o poi e, in vacanza nelle Marche, questo momento è arrivato e si è materializzato nel loro Verdicchio dei Castelli di Jesi. Per pura coincidenza il giorno dopo aver acquistato la bottiglia ho visto sul Corriere una positiva recensione del Verdicchio Le Oche 2013 da parte di Alessandro Morichetti di Intravino. Le Oche è il loro Verdicchio Riserva, quello prodotto con uve selezionate e 18 mesi sui lieviti senza legno.

Cinque Colli Passerina Marche Igt (2013) - Cantine Marconi

Passerina Cinque Colli di Cantine Marconi Cantine Marconi, ancora un produttore sconosciuto, ancora una positiva sorpresa tanto che l'altra sera mi sono ritrovato a pensare a come fanno tanti bevitori di vino che passano anni a bere sempre gli stessi vini, degli stessi produttori senza mai provare niente di nuovo, ancorati ai medesimi sapori e odori e a sicure certezze, ma anche ad una mancanza clamorosa di sorprese e novità, talvolta anche negative (più spesso qualcosa di neutro, che non si distingue dalla massa).

Rosso Conero Doc (2012) - Piantate Lunghe

Rosso Conero di Piantate Lunghe Quando viaggio per l'Italia, è per me normale cercare di bere i vini del territorio, anche perché spesso alcuni di questi vini e produttori sono poi difficilmente ritrovabili in altre regioni. Nelle Marche i vitigni utilizzati sono spesso autoctoni, più raramente alloctoni, ma comunque è una regione in cui i vini riescono proprio bene.  Come sempre ogni territorio ha le sue particolarità e io ho avuto modo di apprezzare in particolare i vini della zona intorno al monte Conero, che possiamo senza dubbio considerare come la più importante zona vitivinicola dell'intera regione e che contiene la zona di produzione del Verdicchio dei Castelli di Jesi o anche la zona del Rosso Conero, tanto per citarne alcune.