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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

Sudtirol Alto Adige Sauvignon Doc (2013) - Ritterhof

Sauvignon di Ritterhof Sui vitigni cosiddetti internazionali sono sempre stato un po' critico e non per partito preso ma per la mia personalissima opinione che non sempre riescono bene sempre e ovunque. Idea scontata direte voi, ma allora non capisco come mai in Italia sia praticamente coltivato dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, senza praticamente l'esclusione di nessuna regione. Ancora di più dei vitigni autoctoni che sono nati o comunque si sono adattati da centinaia di anni ad un certo territorio e la cui selezione naturale l'hanno fatta generazioni di vignaioli, per i vitigni internazionali nelle mie scelte tendo ad essere particolarmente selettivo.

Ledda e il fascino della Sardegna incontaminata

La Sardegna che tutti conoscono è fatta di mare cristallino, sole e spiagge, ed è quasi sempre un'immagine legata alle sue splendide coste. Per incontrare la Sardegna veramente incontaminata, occorre spostarsi all'interno come a Bonannaro, piccolo paesino del nord-ovest dove la civiltà nuragica ha proliferato tra l'età del bronzo e quella romana, con le sue tipiche costruzioni nuragiche, i templi dell'acqua sacra e le tombe dei giganti.

E' l'ora del Monferrato

Va bene, devo ammettere che in questo articolo sarò di parte ma il Monferrato, dove ho una piccola casa immersa nelle vigne e con vista su Mombaruzzo, Fontanile, Alice bel Colle e tanti altri minuscoli paesini della zona, è la mia patria d'elezione anche se non ci sono nato.

Grechetto dei Colli Martesani Doc (2012) - Terre de la Custodia

Grechetto di Terre de la Custodia Di Terre de la Custodia avevo già parlato qui ( http://bit.ly/1G3lQ89 ) quando ho assaggiato un loro notevole Sagrantino di Montefalco, ma vale la pena raccontarla ancora perchè è la stessa strada seguita da altre aziende italiane di medie grandi dimensioni, che hanno deciso di investire parte dei loro profitti nel vino, credendo nelle potenzialità di crescita del settore, sia in Italia che all'estero e in un ritorno degli investimenti nel medio-lungo termine.

Gavi Docg (2014) - La Scolca

Gavi di La Scolca Il Cortese è spesso riconosciuto come un vino bianco piemontese facile e beverino, da bere giovane e da accompagnare con aperitivi e in generale piatti poco elaborati. Poi ci sono le aziende come la Scolca che hanno sempre creduto nelle potenzialità di questo vitigno tanto da farne il loro vino di punta, utilizzandolo anche per la spumantizzazione con risultati che, a detta di chi lo ha assaggiato, sono assolutamente sorprendenti.

Aulente Rubicone Rosso Igt (2013) - San Patrignano

Aulente di San Patrignano Assaggio per la prima volta questo Aulente Rosso di San Patrignano, vino base dell'azienda di Coriano in provincia di Rimini, naturalmente a base Sangiovese. Dal 1996 l'azienda ha deciso di investire nel vino in maniera massiccia, creando una apposita cantina e chiamando alla conduzione enologica Riccardo Cotarella, oltre ovviamente all'importante apporto dei ragazzi della comunità.

Crocetta Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc (2014) - Croce del Moro

Crocetta il Verdicchio di Croce del Moro Era da diverso tempo che non assaggiavo più un verdicchio, dopo che lo scorso anno nelle Marche ho fatto diverse degustazioni di quello che di fatto è il vino più famoso della regione e uno dei pochi in grado non solo di superare i confini regionali ma di arrivare anche ad essere apprezzato ed esportato all'estero. In particolare il Verdicchio viene esportato per una significativa quota del 48%, soprattutto Stati Uniti, Belgio, Olanda e Germania, anche se non mancano le vendite nel sud-est asiatico.

Trentodoc Rosè Metodo Classico - Ferrari

Rosè di Ferrari Con il caldo da anticiclone africano di questi giorni, giocoforza, parte decisa la mia personale stagione dei bianchi. Perché se è vero che il vino andrebbe principalmente scelto in base all'abbinamento con il cibo, è piuttosto improbabile che il caldo torrido estivo faccia venire voglia di degustare un buon vino rosso magari di corpo e struttura come un Barolo o un Chianti. Dopo quindi aver finito la stagione dei rossi in bellezza con una serata enologica tra amici ( http://baccanera88.blogspot.it/2015/05/serata-enologica-tra-alto-adige.html ) e avendo acquistato tempo addietro, a prezzi davvero competitivi, una bottiglia di Ferrari Rosè, ho deciso di incominciare a dedicare le mie cure ai rosati in versione bollicine, con la loro tipica ambiguità tannica da leggera macerazione sulle bucce.