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Visualizzazione dei post da maggio, 2015

Serata enologica tra vini di Alto Adige, Piemonte e Toscana

Le serate con gli amici, siano essi sommelier o semplici wine lovers, passate nella mia taverna a bere ottimo vino (magari accompagnato da formaggi e salumi) sono indubbiamente le mie preferite, anche meglio di fiere piccole o grandi, serate organizzate con o senza la presenza del produttore e talvolta anche delle visite in cantina, soprattutto se il produttore non è in vena di parlare o pensa di farti un favore o di perdere tempo !!!! Anche per questa serata gli amici si sono davvero impegnati, portando ottimi vini, buona compagnia e ..... buonumore che inevitabilmente cresce man mano che il tasso alcolico aumenta.

Montefalco rosso Doc (2011) - Tenute del Cerro

Montefalco rosso di Tenute del Cerro Tenute del Cerro fa parte della galassia di Unipol da quando la Saiagricola di Ligresti è finita, insieme al gruppo assicurativo che la controllava, sotto l'ombrello delle Coop emiliane e bisogna dare atto che i manager del secondo più grande gruppo assicurativo italiano ci hanno creduto e investito acquistando tra l'altro una azienda in Toscana per produrre il famoso Brunello di Montalcino.

5a Giornata nazionale della cultura del vino e dell'olio

Non potevo di certo mancare alla giornata nazionale della cultura del vino e dell'olio organizzata dalla delegazione Ais di Monza nella bella cornice della villa Bagatti Valsecchi a Varedo. Di seguito segnalo le mie personalissime degustazioni  più interessanti della giornata.

Vin Blanc de Dauphin (2014) - Grosjean

Vin Blanc de Dauphin di Grosjean Freres Grosjean nasce nel 1969 quando Dauphin iniziò a imbottigliare il vino prodotto nei suoi tre ettari di vigna. L'azienda è situata tra i comuni di Quart e Saint Christophe, dove si trovano i vigneti dell'azienda in cui vengono coltivati i vitigni Petit Rouge, Petin Arvin, Gamay, Pinot noir, Fumint, Cornalin e altri minori. L'azienda è certificata bio e dal 1975 non vengono effettuati trattamenti insetticidi o acaricidi, mentre le concimazioni sono solo di origine organica.

I grandi bianchi dell'Alto Adige - parte II

Si prosegue con due Sauvignon di ottima fattura Palladium Sauvignon Doc (?) - Martini & Sohn L'azienda di Cornaiano si esprime su buonissimi livelli anche con questo Sauvignon dal giallo dorato nel bicchiere, con profumi sensuali di uva spina, ananas, sambuco, salvia e ortica. Il sorso è pieno, sostenuto, avvolgente, di buona sapidità salina e buon finale. Ottimo prodotto.

I grandi bianchi dell'Alto Adige - Parte I

Nella giornata di lunedì 4 maggio ho partecipato ad un interessante banco di assaggio al Westin Palace di Milano, sede della dinamica delegazione milanese dell'Assiaciazione Italiana Sommelier. I banchi erano suddivisi tra Pinot bianco, Sauvignon e Gewurztraminer, praticamente i tre vitigni bianchi più diffusi e rappresentativi dell'Alto Adige, con circa 15 vini in degustazione per ognuno dei vitigni. Si parte chiaramente dal Pinot bianco.

Moscato d'Asti Docg (2015) - I Vignaioli di Santo Stefano

Moscato dei Vignaioli di Santo Stefano Belbo Quella del Moscato d'Asti è una storia di rinascita vitivinicola come poche se ne possono raccontare, da vino di grandi quantità per uso commerciale e relegato ad un consumo tipicamente festivo, a vino di pregio e finezza indiscutibili, partendo come spesso succede da un ridotto manipolo di piccoli, coraggiosi e visionari produttori.

Malvasia delle Lipari Doc (2009) - Hauner Carlo

Malvasia di Hauner Parlare della Malvasia di Hauner significa raccontare la grande intuizione avuta da Carlo Hauner (1927 - 1996), designer e pittore bresciano di origini boeme, artefice della rinascita della Malvasia in versione passito. Nella sua lunga e proficua carriera artistica, lo troviamo in esposizione alla Biennale di Venezia nel 1948, poi in Brasile a lavorare come designer industriale, infine ancora in Italia, dove si impone definitivamente come pittore arrivando a esporre in importanti gallerie d'arte a Milano. Nel corso degli anni si è cimentato con l'espressionismo astratto e con la pop art, imponendosi con uno stile personale, controverso e in continua evoluzione stilistica.

Ormeasco di Pornassio Doc (2011) - Fratelli Carli

Ormeasco dei Fratelli Carli L'Ormeasco è il classico vino che potreste trovare solo in qualche illuminata enoteca, oppure sul posto, visto che la produzione è piuttosto scarsa essendo concentrata su meno di 40 ettari complessivi. Parente stretto del dolcetto piemontese, si è adattato sulle medie colline della provincia di Imperia fin dal 1300, quando un editto del Podestà di Pornassio imponeva la coltivazione di questo vitigno in tutti i territori sotto la sua giurisdizione. Il suo abitat naturale sono le colline fino a 700-800 metri di altitudine, nell'alta e media valle Arroscia, zona caratterizzata da forti escursioni termiche estive, dall'influenza di venti marini che si alternano a quelli che discendono dalle Alpi.