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Visualizzazione dei post da marzo, 2015

IL MIO VINITALY 2015 - PARTE II

E siamo solo alla Valle d'Aosta, sara' meglio accelerare un po'. LIGURIA SAN BIAGIO DELLA CIMA Non avevo mai assaggiato il Rossese di Dolceacqua ed ero veramente curioso di capire com'era. Purtroppo non esponeva Maccario Dringenberg che, stando alle guide, è il migliore in commercio. Ho quindi ripiegato su due proposte dell'enoteca ligure di questa azienda che fa imbottigliare da Maccario Dringenberg, una versione leggera, con vigneti in forte pendenza a 800 metri slm, buoni profumi di frutta rossa ma non particolarmente complessi, mentre il palato è fresco, minerale e piacevolmente tannico, con finale amarognolo. Simile la seconda proposta, solo un po' più complessa, con vigneti posti ad altitudini più basse da cui ne deriva un Rossese che, come mi spiegava il simpatico sommelier dell'eoteca regionale, dovrebbe risultare più tipico. Devo dire che pur non avendomi particolarmente colpito, la versione più leggera ha l'innegabile pregio d

IL MIO VINITALY 2015 - PARTE I

Dopo un paio di Vinitaly nei quali mi ero perso negli enormi e affollati stand di Piemonte e Toscana e dopo aver visitato due classiche regioni del bianco come Alto Adige e Friuli, quest'anno ho deciso di andare diretto su regioni di cui ho sempre assaggiato poco, per vari motivi. La scelta è così ricaduta su Valle d'Aosta, Liguria, Lazio, Molise e Basilicata, anche se poi ho fatto anche alcune visitine in Lombardia e Sicilia. Ne sono uscito davvero soddisfatto, degustando vini che difficilmente si trovano in commercio e parlando con piccoli produttori molto interessanti. VALLE D'AOSTA GROSJEAN Due i vini assaggiati di questo produttore di Fornet, piccolo villaggio della Valgrisenche. Il pinot nero Vigne Tzeriat, annata 2012 è scarico di colore come si conviene a questo aristocratico e scontroso vitigno e fa una vinificazione in tini in legno senza l'utilizzo di lieviti selezionati, macerazione sulle bucce di 15 giorni e affinamento in barriques di rovere pe

SANTA CROCE SALICE SALENTINO RISERVA DOC ( 2011) - VIGNETI REALE

La Puglia è una di quelle regioni italiane che per l'azione combinata di clima, terreno e vitigni sembra fatta apposta per produrre vino e olio extravergine di qualità. Probabilmente se ne sono accorti anche i produttori pugliesi, anche se in forte ritardo, perchè è da ormai diversi anni si producono vini fortemente espressione del territorio, che derivano da tre vitigni autoctoni chiave e non solo per la viticultura pugliese come Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia. E diverse sono le denominazioni o i vini da assaggiare come il particolarissimo Cacc'e Mmitte di Lucera, o un interessante bianco dolce come il Moscato di Trani, e ancora il Bombino bianco e la Malvasia nera .... Insomma un universo vitivinicolo da scoprire, come ad esempio il Salento dove il Negroamaro regna incontrastato e da vita al Salice Salentino, vino rosso potente e strutturato. In questo contesto e più precisamente a Cellino San Marco, opera la Vigneti Reale, azienda famigliare che ha nel suo dn

MISTRAL MOSCATO D'ASTI DOCG (2014) - AZ. AG. MOLINO E ASOLO PROSECCO SUPERIORE DOCG (2015) - ELIS

Ecco due tipi di vino che non sono solito assaggiare e che tendo istintivamente a sottovalutare, ma che se fatti bene possono dire la loro nel panorama vitivinicolo italiano e internazionale. Elis è una azienda di Segusino, in provincia di Treviso, nella zona di coltivazione dell'Asolo Prosecco Docg che si sviluppa dai colli Asolani al Montello. Il terreno è di tipo arenarico-argilloso, la coltivazione dell'uva avviene con la tecnica del doppio capovolto, mentre in vigna si ha un utilizzo limitato di trattamenti e si una concimazione organica della terra. Dopo una pressatura soffice dell'uva glera, il mosto viene raffreddato e trasferito nei silos di acciaio inox dove segue il classico processo rifermentativo chiamato Martinotti-Charmat. Il vino che ne deriva ha un bel colore giallo verdolino, con buona aromaticità e profumi delicatamente fruttati. In bocca si fa strada la pera, la mela e un furba dolcezza derivante dal residuo zuccherino tipico dell'extra

JALE' SICILIA DOC (2012) - CUSUMANO

Cusumano, produttore che non ha certo bisogno di molte presentazioni, con cui si va sul sicuro e per il quale val bene ribadire la reale portata innovativa che ha portato in Sicilia con la sua discesa in campo nel 2000, ha tra i suoi molti prodotti questo Jalè, uno Chardonnay annata 2012. Cusumano è un'azienda moderna, con vigneti distribuiti in diverse aree geografiche, ma tutte concentrate in Sicilia. Il Jalè nasce nella tenuta Ficuzza, a pochi chilometri dalla Piana degli Albanesi, ad una altitudine di quasi 700 metri, con le escursioni termiche che inglobano nelle uve i profumi del territorio mentre esaltano quelle tipiche del vitigno.  E' una Sicilia che non ti aspetti, insolitamente verde in primavera, naturalmente brulla d'estate e ancora rigogliosa in autunno, mentre in inverno non è raro ritrovare le colline imbiancate dalla neve, quasi ci si trovi a Castiglione Falletto piuttosto che nel centro del Mediterraneo. Come dicevo il Jalè è uno Chardo

TELLUS DI FALESCO, UN SYRAH PER NULLA SCONTATO

Falesco è l'azienda di Riccardo Cotarella, il più famoso enologo italiano, spesso criticato soprattutto da chi ..... non produce un solo litro di vino ma tonnellate di parole al vento (e spesso polemiche create ad arte per produrre traffico sul sito o blog di turno). Personalmente devo dire che i loro vini che ho finora provato mi sono sempre piaciuti. Il fatto che sappiano incontrare il favore del consumatore medio come dell'appassionato e del sommelier senza per questo essere piacioni a tutti i costi, significa semplicemente che sono ben fatti sul campo e ben studiati a tavolino. Falesco è oggi una grande azienda che produce più di 2,5 milioni di bottiglie, ma se si escludono 1 milione di bottiglie del Est Est Est di Montefiascone e altre 500 mila del Vitiano, si può notare come il resto della produzione tenda ad assecondare più le caratteristiche del territorio rispetto alla quantità, su complessivi 370 ettari vitati sparsi tra Lazio e Umbria, con alcuni prodotti di ec

GEWURZTRAMINER DOC (2014) - KELLEREI BOZEN

Kellerei Bozen, ovvero Cantina Bolzano è una cooperativa di produttori molto cresciuta negli ultimi anni grazie al lavoro intensamente qualitativo fondato soprattutto sulle basse rese in vigna e l'attenta selezione delle uve dei soci conferenti. Ogni azienda ha un prodotto di punta, il vino che riesce meglio per motivi che spesso sono legati a terreno e microclima e nel caso della Cantina di Bolzano è il Lagrein. Io invece ho approfittato di una buona offerta nella grande distribuzione per acquistare il loro Gewurztraminer 2014. Il Gewurztraminer è un vino strano, insolito, del tipo o ti piace o non lo sopporti, con la sua spiccata aromaticita' e la sua speziatura del tutto personale. Il Gewurztraminer della Cantina Bolzano non esce da questo schema a partire dal color giallo pagliero con importanti riflessi oro e il bouquet di agrumi, salvia, mela e spezie dolci come la cannella, quindi complessi e ben definiti, percettibili, anche se curiosamente non particolarmen

QUATTRO BUONI MOTIVI PER BERE VINO (ROSSO)

Era da tempo che volevo organizzare una bella serata tra amici e degustare buon vino, magari in abbinamento a formaggi e salumi dop. Così radunati cinque intrepidi alcolisti non anonimi e quattro eccellenti bottiglie, ci siamo ritrovati nella mia taverna con la seria intenzione di non lasciare feriti sul campo, raccontarci belle storie e sensazioni ritrovate nel bicchiere. IL CIGNO NERO CERASUOLO DI VITTORIA DOCG ( 2012) - ROMOLO BUCCELLATO  Si parte con il Cigno Nero, il Cerasuolo di Vittoria di Romolo Buccellato, annata 2012, dove ritroviamo, insieme ad un color rosso porpora impenetrabile, un naso intenso di frutta rossa, ciliegie e frutti di bosco, generosamente speziato e con un tocco finale di grafite. In bocca la fitta trama tannica va a braccetto con una abbondante freschezza, forse gli manca un po' di rotondità, compensata comunque da un frutto croccante e tanta polpa. Nel complesso un vino generoso, a tratti esuberante, che pur rientrando nella catego