Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2014

I MIEI VINI DEL 2014

Ed eccomi arrivato alla fine di un altro anno di sacrosante bevute, alcune eccellenti, molte buone o di medio livello e altre (a dire la verità poche) che mi hanno deluso. Mi è venuto quindi naturale fare un riassunto dei migliori assaggi, ma la difficoltà di sceglierli, anche in funzione della notevole diversità della tipologia dei vini, mi ha fatto capire che non potevo fare solo una semplice classifica. Ho deciso quindi di parlare dei ' fuoriclasse ', vini che per loro stessa natura e/o per la bravura del produttore si distinguono nettamente dagli altri. Spesso vanno 'attesi' e hanno costi di produzione alti, perchè in vigna viene fatta una attenta selezione delle uve e le viti magari vecchie hanno rese bassissime, mentre in cantina vengono utilizzati lieviti selezionati e affinati per anni nel legno. Oppure è stata fatta la scelta biologica o biodinamica nella conduzione del vigneto e della cantina ...in ogni caso sono vini mediamente costosi. Ci sono poi

SASSICAIA BOGHERI DOC (2009) - TENUTA SAN GUIDO

E alla fine è capitato, quando meno me lo aspettavo. Me lo sono ritrovato davanti al pranzo di Natale a casa di parenti. L'incontro con il Sassicaia è l'incontro con un mito, perchè di 'mito' si tratta e per diverse ragioni. Innanzitutto il prezzo sopra le 120 euro, esagerato secondo molti appassionati. Ma anche se la boccia non è certo alla portata di tutti, il Sassicaia riesce sempre a finire le scorte nel giro di 6 mesi e questo nonostante venga prodotto in circa 190.000 bottiglie l'anno. Poi la storia di questo vino parla di persone come il marchese Mario Incisa della Rocchetta, grande appassionato di cavalli e di vini, che bevendo un Cabernet dei Marchesi Salviati prodotto a Migliarino Pisano negli anni '50, decide di voler produrre, sui pendii di Castiglioncello nei pressi di Bolgheri, un grande Cabernet Sauvignon e non uno qualunque ma semplicemente il migliore, su un terreno che somiglia molto a quello delle Graves a Bordeaux, fatto di c

VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO DOCG (2010) - FATTORIA PULCINO

Vino Nobile di Pulcino Quando si viaggia e ci si vuole fermare a mangiare e bere bene non c'è mai consiglio migliore di quello degli abitanti del posto. È così che l'amico Marco ha trovato la Fattoria Pulcino. Voleva portarsi a casa un ricordo della vacanza nei dintorni di Montalcino e oltre al Brunello mi aveva chiesto di indicargli un vino del posto, buono ma un po' meno costoso, con l'intento di farne un po'di scorta. Come alternative gli avevo indicato il Rosso di Montepulciano, Doc di 'ricaduta' del Brunello, oppure spostandosi un po' verso il confine con l'Umbria un più tipico Vino Nobile di Montepulciano, vino dalle antichissime origini, con un serio disciplinare di produzione che prevede la messa in commercio due anni dopo la vendemmia (tre se riserva) e l'utilizzo di Sangiovese per 80% e Canaiolo per l'altro 20%. Ma sul momento non mi venivano in mente dei produttori in particolare, così l'amico stava per dirigere i p

CENA DEGLI AUGURI DI NATALE

Alla cena degli auguri di Natale dei sommelier di Monza e Brianza non poteva mancare il vino ..... a fiumi. Ecco allora una veloce carrellata dei vini assaggiati e delle mie principali sensazioni (o almeno di quelle che mi sembra di ricordare) con una sola premessa: per gli spumanti non ho mai valutato il perlage in quanto bicchiere e luminosità della sala non lo permettevano. ESSENZA METODO CLASSICO PAS DOSÈ - AZIENDA AGRICOLA RICCHI Un bel metodo classico, nulla da dire. Viene prodotto a Monzanbano in provincia di Mantova dall'Azienda Agricola Ricchi. Questo Chardonnay al 75% e Pinot nero 25% rimane sui lieviti per ben 36 mesi. Al naso si espone su una spiccata fragranza di crosta di pane e mela (azzarderei 'golden' ma non vorrei spararla troppo grossa), mentre l'assenza di zucchero rende questo spumante molto secco, austero, deciso con il tipico pizzicore delle bollicine finissime sul palato. SPUMANTE BRUT METODO CLASSICO - CANTINA REALE Anche qui si

MONTEPULCIANO D'ABRUZZO DOC (2011) - LA VALENTINA

Montepulciano di La Valentina La Fattoria La Valentina è una bella realtà abruzzese in crescita di consenso tra appassionati e critici di vini. Fondata nel 1990 da quattro soci è ora condotta dai fratelli Di Properzio che nei suoi 40 ettari coltiva soprattutto i vitigni tipici del territorio abruzzese come Montepulciano e Trebbiano. La viticoltura in questa regione è fortunata per la particolare formazione del territorio e il suo conseguente microclima unico in Italia. Si passa infatti in meno di 100 km dal mare Adriatico con i suoi benefici influssi mitigatori alla neve del Gran Sasso. In mezzo colline e colline a perdita d'occhio dove le escursioni termiche tra il giorno e la notte influenzano sensibilmente la maturazione dell'uva e la concentrazione nell'acino di sostanze aromatiche. Tornando a La Valentina si tratta di una media azienda con circa 350.000 bottiglie prodotte che divide nelle linee Terroir, Binomio e Linea Classica. In quest'ultima categori

FALANGHINA DOC (2013) - DI MAJO NORANTE

Quando ho deciso di partire con il blog mi sono dato la regola di scrivere solo se avevo veramente qualcosa da dire, vini che mi avevano lasciato impressioni positive, la scoperta di vitigni autoctoni che non avevo mai assaggiato, storie interessanti di viticoltori, magari la scoperta di qualche piccolo produttore molto promettente ...... Avvicinandosi il compleanno delle due candeline del blog posso serenamente dire che, tranne rari momenti, lo scrivere con continuità non mi ha mai pesato e se questo è stato possibile lo si deve unicamente alla passione per questo mondo e ai vini che ho 'degustato' e ai loro produttori, che con coraggio e costanza hanno da sempre fatto del loro lavoro una passione. E' questa formula (passione nel proprio lavoro) e il suo elemento direttamente proporzionale che crea la personalità di un vino, che lo rende unico ma al contempo fedele e rispettoso del suo territorio. Falanghina Di Majo Norante Digressioni a parte veniamo all'ulti

IL MAGLIOCCO, VITIGNO AUTOCTONO CALABRESE IN CERCA D'IDENTITA'

Magno Megonio di Librandi Sul i vari tipi di Magliocco e il Gaglioppo pare ci sia sempre stata molta confusione. Il Magliocco è coltivato soprattutto nella Calabria tirrenica, in particolare nel Pollino e zone limitrofe. Di sicuro un produttore che ha molto contribuito con i suoi studi a chiarire le differenze tra i vitigni e le loro caratteristiche è stato Librandi, che con il professor Attilio Scienza negli anni '90 hanno girato la Calabria alla ricerca di varietà autoctone non ancora codificate. Fino ad allora la coltura della vite in Calabria si concentrava sulle qualità più famose, produttive e facili da gestire; per questo motivo e per il fatto che dalla metà del secolo scorso si è preferito vinificare colture monovarietali o al più concentrarsi su blend di vitigni internazionali, molti vitigni cosiddetti minori si sono estinti o hanno rischiato l'estinzione da abbandono o espianto. Ora pare che il Magliocco sia 'tornato di moda' e molti produttori han

GATTINARA PIETRO 2009 DI PARIDE IARETTI E PRIMITIVO MEZZANOTTE 2012 DI MORELLA

Gattinara Pietro di Iaretti Ci sono serate che si ricordano anche dopo diverso tempo per la piacevole compagnia, per l'atmosfera rilassata e informale del posto e naturamente per le bevute di vini di qualità abbinati a buon cibo. Questo tipo di serata si è realizzata ieri all'enoteca Abbinamento, dove siamo arrivati con una sola certezza: bere vino rosso, possibilmente non piacione e in cui ci sia una certa prevalenza delle durezze (acidità, tannini, mineralita) rispetto alle morbidezze. Dopo una rapida comparazione tra sei o sette vini la scelta è ricaduta sul Gattinara Pietro 2009 di Paride Iaretti, un vino che non avevo mai assaggiato ma di cui più volte avevo sentito parlare molto molto bene. Il Gattinara Pietro è dedicato al padre scomparso che ha lavorato la sua vigna con la passione tipica dei contadini di un'epoca ormai scomparsa. Questo Nebbiolo dell'alto Piemonte, tra Biella e Vercelli, è il frutto di vigne di età media di 50 anni, dalle rese bassi

COLLIO FRIULANO DOC (2013) - MARCO SCOLARIS

Friulano di Scolaris Mi ritrovo ancora a parlare di Friuli dopo la degustazione che ancora ricordo con piacere del Friulano di Pitars. E mi viene naturale e spontaneo aprendo questo Collio Friulano fare dei paragoni, anche se le zone produttive sono diverse, come diversi sono i produttori. Siamo infatti nel Collio, secondo molti una delle zone più interessanti del Friuli, con terreni formati da marne e arenarie, mentre il  vitigno Friulano è tra i più autoctoni che ci possano essere, presente in questa zona da sempre e già citato in documenti ufficiali nel 1300. Il produttore Marco Scolaris fa parte della terza generazione che guida un'azienda fondata nel 1924 da Giovanni Scolaris, che già a quei tempi portò l'azienda ad essere una delle più famose del Collio. La filosofia dell'azienda è quella della modernità e dell'innovazione al servizio della tradizione, che in altre parole significa stare al passo con i tempi ma cercando di fare vini comunque tipici del t