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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

AUGURI DI UN ENOICO 2014

E' trascorso quasi un anno da quando ho iniziato a scrivere su questo blog e i motivi per cui ho iniziato a farlo e gli obiettivi che mi ero prefissato sono rimasti gli stessi. Ho aperto il blog 'Baccanera88' con l'intenzione di tenere una memoria storica dei vini che bevevo, per costringermi a riflettere su quello che stavo degustando, mettendo per iscritto le sensazioni che il vino mi trasmetteva e contemporaneamente poterle condividere con qualcuno. Ho scelto di pubblicare solo vini che in qualche modo mi sono piaciuti, per evitare di dare giudizi negativi su uno dei lavori a mio avviso più difficili che ci possano essere ovvero quello del produttore di vino, di cui nutro profonda stima e anche . . . . un po' di invidia. Mi piace poi pubblicare vini con un buon rapporto qualità-prezzo perché lo ritengo un plus importante per me e i lettori, non importa se di produttori sconosciuti o di grandi aziende con importanti piani di marketing. Nessun preconc

MOSCATO D'ASTI VILLA DOCG - MARCO BIANCO

Il Moscato con il panettone è una vera istituzione e pazienza se c'è chi ancora non lo ama. Se posso permettermi di dare un consiglio (anche se sono sicuro che la maggior parte dei lettori di questo blog lo fa già da tempo), dimenticatevi la confezione di panettone industriale abbinata ad una improbabile e stucchevole bottiglia di moscato. Fate il salto di qualità: panettone da pasticceria e moscato da 15 o anche 20 euro e vi sembrerà di bere e mangiare qualcosa di completamente diverso. Come per la maggior parte dei vini dolci la componente sapida e quella acida devono assolutamente essere presenti per evitare che le morbidezze delle uve aromatiche si trasformino in un sorso stucchevole (e da qui l'idea che il Moscato ' a me non piace '). Inoltre è fondamentale anche la temperatura di servizio: 6-8 gradi ovvero un paio di gradi in più dello spumante secco; la temperatura adeguata permetterà di esaltare le durezze (se presenti). Marco Bianco è un produttore di

BRUT TRENTO DOC - CANTINE FERRARI

Non poteva mancare un'azienda simbolo della spumantistica italiana come le Cantine Ferrari sulla tavola di Natale ad accompagnare adeguatamente e senza strafare gli infiniti antipasti e volendo anche i primi a base di pesce. Cantine Ferrari è un'azienda trentina che ha iniziato la produzione nel lontano 1902, con l'intento di 'imitare' la fortunata produzione degli champagne francesi. Nel 1952 il cambio di proprietà con l'arrivo di Bruno Lunelli, titolare di una conosciuta mescita a Trento, che incrementa sensibilmente la produzione. La collezione di prodotti della Cantine Ferrari inizia proprio con il Brut, il suo prodotto più semplice e forse più venduto. Sicuramente un'altra struttura e qualità rispetto al Perlè Nero che ho assaggiato nel corso di Bollicine di festa a Misinto (vedi post del 18 ottobre) e tuttavia non sfigura per semplicità abbinata ad una innata eleganza. Solo uve Chardonnay con affinamento sui lieviti di 24 mesi e una qualità c

LE DIOCIOTTO LUNE - MARZADRO

Un post sulle grappe ancora mi mancava. Ho deciso di rimediare con una grappa acquistata in Trentino, ma che si può trovare ovunque perché molto famosa. La Marzadro di Nogaredo è una delle aziende produttrici di grappa più famosa d'Italia, con una lunga storia alla spalle iniziata nel 1949 e alla cui guida oggi siede la terza generazione; è rimasta quindi una azienda famigliare anche se le dimensioni sono man mano aumentate come si può anche intuire dall'ampia offerta commerciale e dalla presenza sul territorio sia con eventi che come distribuzione commerciale. La 'Diciotto lune' affina (come si può intuire dal nome) per 18 mesi in piccole botti di legni diversi; degustata nel tipico bicchiere appositamente studiato per la degustazione della grappa regala un aroma complesso, con in primo piano i sentori di tabacco e un accenno di vaniglia e frutta candita. In bocca è delicata, gentile e morbida, con l'alcol al 41% che non disturba il palato. Presto seguirà

FRANCIACORTA BRUT (2012) - IL MOSNEL

E' per me difficile pensare a come si possa dimenticare nel frigorifero una bottiglia magnum del Franciacorta Brut Il Mosnel (anche se si tratta di un regalo aziendale) per ben un anno !!! Ma mi rendo conto che non tutti sono degli appassionati di vino o comunque in grado di apprezzare una buona bottiglia di Franciacorta. In ogni caso un anno per un prodotto di buona qualità e in ottimo stato di conservazione (senza soprattutto i tanto temuti sbalzi di temperatura) non è molto tempo, anche se si tratta di spumanti. La Franciacorta attraverso i primi importanti produttori e poi con la capacità e la passione della maggior parte degli attuali ha saputo costruirsi un futuro enologico là dove in passato c'erano dei semplici e onesti vini e nulla più. La conversione verso le bollicine e la rapida riconoscibilità a livello nazionale e internazionale ha quasi del miracoloso se non si conosce la zona e la storia di questi vini e dei suoi produttori. Tra questi Il Mosnel ha pu

SFORZATO DI VALTELLINA DOCG (2007) - CONTI SERTOLI SALIS

L'unica regione dove il Nebbiolo è in grado di esprimersi al meglio, Piemonte a parte, è la Lombardia e in particolare la Valtellina. Esposizione delle vigne a sud, un microclima particolare con frequenti escursioni termiche tra il giorno e la notte, l'influenza dell'Adda e del vicino lago di Como e una ventilazione costante, fanno della Valtellina una zona vocata per la produzione vitivinicola e in particolare dell'esigente Nebbiolo chiamato in loco Chiavennasca. Questo vino nasce 'forzando' l'uva ben oltre il suo periodo ideale di maturazione, con raccolta verso la fine di Ottobre, oltre ad un successivo appassimento degli acini per un periodo che può arrivare fino a Marzo. I grappoli di conseguenza perdono gran parte del loro peso, concentrando zuccheri e sostanze fenoliche. Non dimentichiamoci inoltre il faticoso lavoro in vigna, sui declivi terrazzati e con conseguente scarsa meccanizzazione del lavoro, cosa che in parte occorre dirlo si riflette

GRECO DI FUFO DOCG (2012) - FEUDI DI SAN GREGORIO

A farsi un giro tra i siti di produttori vitivinicoli vari, c'è davvero di che divertirsi. Dai più blasonati ai perfetti sconosciuti sembra che si sia sviluppata un'attenzione davvero maniacale per la qualità. In vigna si parla di potatura corta, densità d'impianto, attenta selezione dei grappoli, vendemmia manuale e utilizzo al minimo indispensabile di sostanze chimiche; in cantina invece i must sono acciaio inox, temperature controllate, botti di rovere di secondo passaggio, attento contatto del mosto con le bucce, batonage, lungo affinamento sui lieviti, fermentazione malolattica ecc. Quale azienda vitivinicola, almeno a parole, non presta una maniacale attenzione a tutti questi importanti passaggi? Dato quindi per 'appurato' che il concetto di qualità è ormai presente nel 100% dei produttori italiani di vino si apre un bivio a cui non si può sfuggire. Può una azienda produrre milioni di bottiglie l'anno, vendere nella grande distribuzione a prezzi

INSOGLIO DEL CINGHIALE IGT (2012) - TENUTA CAMPO DI SASSO

L'Insoglio del cinghiale è il classico vino che divide gli enoappassionati. La zona di produzione è tra le più vocate della Toscana in particolare per la coltivazione dei vitigni internazionali Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Syrah tra i rossi e Voigner tra i bianchi. Tanto per intenderci confina con la fortunata Doc Bogheri, con i suoi supertuscan venduti in tutto il mondo a prezzi non proprio economici, consulenze di winemaker internazionali e un marketing degno delle grandi aziende che ha saputo catturare l'interesse di Wine Spectator & C. La Tenuta di Biserno, nel territorio di Bibbona, viene acquistata in anni recenti da Ludovico e Piero Antinori, storica famiglia che opera nel mondo del vino da intere generazioni e che, piaccia o meno, hanno scritto un pezzo di storia enologica italiana con altri grandi produttori come i Frescobaldi, i Gaja ecc. La zona è come detto molto adatta alla coltivazione dei vitigni internazionali e gode di un paesaggio b

DROPPELLO IGT (2012) - TENUTA FERTUNA

A livello vitivinicolo la Toscana è una terra dominata dai rossi. Quasi sempre di razza e mai scontati, ci si può perdere tra le migliaia di etichette, produttori, doc e docg, vitigni e sottozone. Di bianchi invece se ne vedono di pochini. Alcune aziende li propongono ma si ha l'impressione che la motivazione sia più che altro completare la gamma di offerta ai clienti più che una vera vocazione. Certo le eccezioni ci sono e anche di buon livello come dimostrano la Vernaccia di San Gimignano, il Bianco di Pitigliano, il Montecarlo solo per citarli alcuni. Nel 2011 un tentativo, a mio avviso abbastanza coraggioso, l'hanno tentato alla Tenuta Fertuna, di proprietà di Meregalli, uno dei più grandi distributori di vino italiano. Dalla collaborazione con Nicolò Incisa della Rocchetta, proprietario della Tenuta San Guido (Sassicaia), nasce questo particolare Sangiovese vinificato in bianco arrotondato con l'aggiunta del Sauvignon blanc. Il 2012 nel bicchiere è giallo pag

BARDOLINO CHIARETTO DOC (2012) - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il bardolino è un vino che si produce in provincia di Verona e in particolare sulla sponde orientale del lago di Garda (Affi, Castelnuovo del Garda, Lazise, Bardolino, Cavaion Veronese ecc). Esprime tutta la ticipità di questo territorio con i suoi terreni sabbiosi e calcarei, in grado di regalare vini giovani e freschi, piacevolmente fruttati da consumarsi giovani per poter cogliere appieno la loro fragranza. I vitigni impiegati sono quelli tipici della zona: Corvina, Molinara e Rondinella. La densità di impianto per la verità non è elevatissima (2.500-4.000 viti per ettaro) ma la potatura secca per ceppo è piuttosto corta (8-18 gemme). La macerazione sulle bucce di 24 ore gli dona un colore rosa tra il cerasuolo e il chiaretto. Successivamente effettua la fermentazione alcolica alla temperatura controllata di 18°C per mantenere intatte le doti di freschezza e sapidità. Bellissimo colore buccia di cipolla, abbastanza consistente con archetti non ravvicinati e abbastanza vel